In attesa dell’inizio del
nostro corso sulla realizzazione dell’Orto Domestico, da allestire, coltivare e
curare sul piccolo balcone di casa vostra, vogliamo parlarvi dell’attuale
fenomeno del “Guerrilla Gardening!“ un movimento sorto spontaneamente nel 1973, da
parte di Liz Christy e il suo gruppo Green Guerrilla, nella area di Bowery Houston a New
York, consistente in un’azione di giardinaggio
sovversivo sociale, organizzata e autonoma nella
quale, una o più persone, decidono di bonificare uno spazio verde o una
qualsiasi area pubblica degradata. Negli ultimi decenni il movimento si è
esteso in tutto il mondo coinvolgendo anche il nostro Paese (http://www.guerrillagardening.it/).
Imitando
le strategie del Guerrilla Marketing, appassionati botanici che iniziano a
rigettare il grigiore delle proprie metropoli, aderiscono volontariamente al
movimento dando vita a vere e proprie incursioni a sorpresa. L’area individuata, come fosse un’azione di
guerra condotta da un piccolo plotone rivoluzionario, viene improvvisamente ripulita da eventuale immondizia, il terreno viene bonificato in
modo naturale mediante estirpazione delle erbacce, concimato e arricchito di nuove piante,
alberi, bulbi e semi.
Le armi
del gruppo rivoluzionario sono costituite da attrezzi da giardino, semi, e
piante. Chiunque può entrare a farne parte, unico elemento richiesto, tanta
buona volontà ed il pollice verde, nonché la voglia di trasformare un ammasso informe di terra, una zona lungo una pista
ciclabile, in un’aiuola verde e piena di
fiori.
A
proposito di armi, talvolta, nella realizzazione di una azione rivoluzionaria, ci
si può armare di “bombe a base di semi
floreali” che potete trovare in vendita qui.
Ecco in commercio quella che potrebbe fare al caso vostro,
da utilizzare nel giardino di casa che proprio non ne vuol sapere di fiorire.
Appartenere
al movimento Guerrilla Gardening, non significa solo dar libero sfogo alla
voglia di fare giardinaggio, ha in realtà un significato più profondo, quello
di trasmettere un messaggio forte e deciso alla
collettività, ossia far comprendere alle persone che ci si può prendere
tutti più cura di ciò che ci circonda, perché le città in cui viviamo sono lo specchio della nostra società.
Abbiamo
tutti il diritto di vivere in un ambiente civile, ma questo non è un diritto incondizionato, bisogna meritarlo e garantirlo.
Lo slogan
della corrente è: “libera il giardiniere
che è in te!” e allora, aggiungiamo noi, cosa aspetti a rivedere
le tue abilità di giardiniere al fine di poterti facilmente trasformare in un
abile rivoluzionario biologico ?
Vi aspettiamo ai nostri appuntamenti de “L’Orto in Balcone”,
da settembre presso la sede di Almaform Marche.
A la prochaine
La Redazione
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