venerdì 2 agosto 2013

La Rivoluzione Verde:

In attesa dell’inizio del nostro corso sulla realizzazione dell’Orto Domestico, da allestire, coltivare e curare sul piccolo balcone di casa vostra, vogliamo parlarvi dell’attuale fenomeno del “Guerrilla Gardening! un movimento sorto spontaneamente  nel 1973, da parte di Liz Christy e il suo gruppo Green Guerrilla, nella area di Bowery Houston a New York, consistente in  un’azione di giardinaggio sovversivo sociale, organizzata e autonoma nella quale, una o più persone,  decidono di bonificare uno spazio verde o una qualsiasi area pubblica degradata. Negli ultimi decenni il movimento si è esteso in tutto il mondo coinvolgendo anche il nostro Paese (http://www.guerrillagardening.it/).

Imitando le strategie del Guerrilla Marketing, appassionati botanici che iniziano a rigettare il grigiore delle proprie metropoli, aderiscono volontariamente al movimento dando vita a vere e proprie incursioni a sorpresa. L’area individuata, come fosse un’azione di guerra condotta da un piccolo plotone rivoluzionario, viene improvvisamente ripulita da eventuale immondizia, il terreno viene bonificato in modo naturale mediante estirpazione delle erbacce, concimato e arricchito di nuove piante, alberi, bulbi e semi.


Le armi del gruppo rivoluzionario sono costituite da attrezzi da giardino, semi, e piante. Chiunque può entrare a farne parte, unico elemento richiesto, tanta buona volontà ed il pollice verde, nonché la voglia di trasformare un ammasso informe di terra, una zona lungo una pista ciclabile, in un’aiuola verde  e piena di fiori.
A proposito di armi, talvolta, nella realizzazione di una azione rivoluzionaria, ci si può armare dibombe a base di semi floreali” che potete trovare in vendita qui. 


Ecco in commercio quella che potrebbe fare al caso vostro, da utilizzare nel giardino di casa che proprio non ne vuol sapere di fiorire.

Appartenere al movimento Guerrilla Gardening, non significa solo dar libero sfogo alla voglia di fare giardinaggio, ha in realtà un significato più profondo, quello di trasmettere un messaggio forte e deciso alla collettività, ossia far comprendere alle persone che ci si può prendere tutti più cura di ciò che ci circonda, perché le città in cui viviamo sono lo specchio della nostra società.  

Abbiamo tutti il diritto di vivere in un ambiente civile, ma questo non è un diritto incondizionato, bisogna meritarlo e garantirlo.


Lo slogan della corrente è: “libera il giardiniere che è in te!” e allora, aggiungiamo noi, cosa aspetti a rivedere le tue abilità di giardiniere al fine di poterti facilmente trasformare in un abile rivoluzionario biologico ?









Vi aspettiamo ai nostri appuntamenti de “L’Orto in Balcone”, da settembre presso la sede di Almaform Marche.



A la prochaine
La Redazione
 




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