Uno dei
concetti di cui spesso si sente parlare nel quotidiano ed anche sulla rete è
rappresentato dalla nozione di Crea-ti-vità. La creatività, così difficile da
definire e così mutevole, nell’era in cui a dominare sono i nuovi mezzi di
comunicazione digitali, primi tra tutti i social network.
Una parola
che racchiude una miriade di interpretazioni legate tra loro dalla ricerca
della scintilla creativa al suo interno; affascina perché può riguardare tutti,
tutte le attività e anche le non attività, ovvero il tempo libero. Molti lo ritengono come uno strumento di
adozione verso stati di difficoltà personali, economiche o di inerzia, come “molla
reattiva” verso la vita vista con altri occhi.
Tutti
vorrebbero potersi definire creativi.
Adoro
gli esperimenti folli. Li faccio in continuazione. (Charles Darwin)
La creatività è
uno stile di pensiero che si esprime in processi mentali caratteristici, procedendo essenzialmente per associazioni tra
idee, concetti, fatti, e dà origine a idee e concetti nuovi, invenzioni e
scoperte: insomma, a risultati tanto originali quanto efficaci.
Il concetto
che sta alla base della campagna promozionale dell'azienda Diesel, spiegato molto bene nell‘intervista a Renzo
Rosso (fondatore di Diesel) sul Corriere della sera, con "Be Stupid"; utilizzo della parola
stupido identifica una persona “…che osa, che ha coraggio, che usa il cuore
prima del cervello, che crede nel nuovo anche se è pericoloso…”.
Non è un
caso che in un periodo di forti stravolgimenti anche il pensiero di una tra le
principali aziende del settore manifatturiero avverta l’esigenza di risultare
creativa nel lancio della nuova campagna promozionale “Be Stupid” e le sue 5 regole base. Può sembrare un controsenso in base
all’argomento trattato; in realtà la cosa assume connotati ben diversi notando
l’accuratezza degli spot e “le fantomatiche regole” sul perché è essenziali
risultare “stupidi”. In realtà il messaggio che vuol passare è risultare “easy”
e sapersi divertire come solo un paio di jeans sa generare come stato d’animo.
I risultati
della campagna sono stati sbalorditivi.
Solo gli accessi al sito sono raddoppiati nel giro di pochissimo tempo, da
30.000 a 60.000 visite giornaliere, confermando l’efficacia dell’azione
promozionale dell’azienda.
Quando si
parla di pubblicità, di design o di grafica è inevitabile imbattersi nel
concetto di “creatività”: essere creativi diventa fondamentale per contrastare
la concorrenza. Il Viral Marketing nasce proprio da queste considerazioni.
La
mente che si apre ad una nuova idea non torna mai alla dimensione precedente. (Albert
Einstein)
Crea.ti.vità
quindi come chiave per il successo. Si avverte
la sensazione che la creatività sia
uno stile di pensiero, che deriva da un altrettanto specifico atteggiamento
mentale e comportamentale.
E’ la
storia di Nick D’Aloisio, un ragazzo di 17 anni, oggi miliardario per aver
inventato “Summly” una App per iPhone in grado di sintetizzare e proporre
notizie agli utenti, entrata nelle grazie di Yahoo e voluta dalla società per
ben trenta milioni di dollari. Certo, dietro l’idea c’è una squadra di tecnici e
finanziatori (ndr Yoko Ono e Stephen Fry), ma l’idea è solo sua !
C’è da
chiedersi quanto sia creativa l’idea di Nick in rapporto a quella di Yahoo di
puntare su di lui, piccolo genio ma anche personaggio dotato di appeal verso un’utenza
mediatica giovanile, perfetto per fare da testimonial al rinnovamento
“mobile-first” che l’azienda ha in mente di operare.
Lasciamo il campo delle applicazioni multimediali ma rimaniamo sull'argomento "rete". Nascono
numerosissimi blog di discussione incentrati sulla creatività, legata al
recupero di vecchi oggetti che possano assumere una nuova veste ed un fascino
finora nascosto ai nostri occhi. Viviamo in un’era incentrata anche sul
problema dei rifiuti, di una società incentrata sul consumo e distruzione ma
non sul recupero ed ecco che la Creatività spinge le persone a ragionare come
possa risultare utile se non intrigante, recuperare quell’oggetto destinato ad
accumularsi su una montagna di rifiuti.
Nella
sua grandezza, il genio disdegna le strade battute e cerca regioni ancora
inesplorate. (Abraham Lincoln)
La creatività è stata vista
nel tempo, come un potenziale divino consegnato a pochi eletti. Oggi possiamo affermare
con tranquillità che tale capacità non è affatto innata. Chiunque la può
imparare, con più o meno impegno.
Esistono persone che sono più
portate verso “opere” di ingegno, ma come la matematica può essere compresa ed
applicata con un po’ di studio e d’impegno, così l’approccio creativo si può
imparare ed utilizzare, occorrerà solo un po’ più di pratica e di esercizio.
Alla prochaine & non
dimenticarti oggi di essere più creativo di ieri
La Redazione