mercoledì 24 luglio 2013

Alla ricerca del lavoro perduto

Trovare lavoro è sempre più un'impresa, soprattutto in tempo di crisi. Il fenomeno ha coinvolto la maggior parte dei settori lavorativi con ripercussioni dirette sull’occupazione.
In Italia, secondo i dati forniti dall’ISTAT, il livello di disoccupazione nel primo trimestre 2013 dei giovani senza lavoro di età compresa tra i 15 ai 24 anni , è intorno al 41.9% del totale; in termini assoluti 395mila persone. Nella fascia compresa tra i 35 e 44 anni, il tasso di disoccupazione è al 10.5% per un totale di 400mila persone. 

Un problema, quindi, che accomuna giovani e meno giovani, seppur con esigenze e problematiche diverse, ma nella medesima condizione, quella di ricollocarsi proficuamente sul mondo del lavoro, aggiornando le proprie competenze e tentando di trovare nuove collocazioni professionali, più al passo con i tempi ed in linea con le esigenze del mondo del lavoro.
Le ultime ricerche di mercato sulle caratteristiche del mondo del lavoro, hanno evidenziato i settori in crescita entro il 2020 evidenziando le professioni maggiormente richieste. Quelle che emergono con maggior forza sono legate al settore dell’informatica.
Tra le nuove figure professionali destinate a trovare futura collocazione in imprese tecnologicamente evolute ed in fase di sviluppo, si annoverano:

1) Seo Strategist - La “Search Engine Optimization” (SEO) riguarda le tecniche che ottimizzano l’indicizzazione dei siti web nei motori di ricerca e, idealmente, permettono di comparire nella prima pagina dei risultati. Un consulente esperto che si preoccupa di concedere alla propria azienda una maggiore visibilità, equivale ad affermazione, prestigio e successo. Un figura che nel prossimo futuro potrebbe essere concepita come una risorsa preziosa per l’impresa. Il lavoro degli SEO Strategists incrementa il traffico di clienti sul proprio sito, migliorandone le vendite.
Per lavorare nel SEO è necessario possedere sia doti tecniche sia di marketing, così come una profonda conoscenza del funzionamento della ricerca e del comportamento degli utenti.

2) Social Media Manager – Professionista che si occupa di seguire la presenza online di diverse aziende, curandone i blog e i social network. Le aziende e gli individui che vogliono utilizzare i social media a proprio vantaggio lavorano con questa figura professionale per creare l’identità online del marchio. Le strategie applicate al Social media sono differenti rispetto a quelle tipiche del marketing tradizionale. Gli strumenti social sono utilizzati per favorire la comunicazione tra azienda e cliente, per aumentare il traffico sul sito e favorire una percezione positiva del marchio e della proposta di una determinata azienda.  Occorre distinguere il Social Media Manager dal Community Manager, in quanto il secondo si occupa principalmente delle conversazioni che quotidianamente si intrecciano sulla rete, nei blog e nei social forum. Si tratta di mansioni differenti accomunate dall’elemento web come canale comunicativo.
3) Community Manager, più nello specifico, si occupa della reputazione dell’azienda online e della affermazione del brand. Presidia la qualità percepita dall’utenza, correggendo ogni variazione negativa dell’opinione pubblica, mantenendo alto il livello qualitativo dell’impresa con cui collabora.

4) L’interprete e/o mediatore linguistico e culturale potrebbe, secondo i dati forniti dalle recenti ricerche di mercato, trovare maggiore sbocco nei prossimi anni. Il fenomeno della globalizzazione e il costante aumento delle emigrazioni, richiedono necessariamente la predisposizione di percorsi di lingue in grado di favorire l’inserimento nel contesto sociale di persone provenienti da Paesi stranieri. Le risorse umane che hanno scelto di intraprendere percorsi di studio sulla conoscenza e l’approfondimento delle lingue straniere, potrebbero avere buone prospettive di lavoro per il futuro. Il Bureau of Labor Statistics conferma questa previsione, prevedendo l’aumento occupazionale di tali figure del 42% entro il 2020.

5) Operatori del settore agroalimentare: Secondo i dati forniti da enti quali l’Isfol, Almalaurea e OCSE,  tra le figure più richieste sono da annoverare anche professionisti quali Sommelier, Aiuto Cuoco, Pasticciere, Pizzaiolo e Gelataio; professionisti dotati del necessario bagaglio professionale in grado di assicurare professionalità e qualità nell’esercizio della professione.





In base a queste brevi considerazioni, chiunque voglia ricollocarsi proficuamente sul mondo del lavoro dovrebbe valutare le proprie attitudini, le  personali capacità, identificando quei percorsi formativi volti a incrementare il proprio bagaglio professionale e favorendo la possibile collocazione sul mondo del lavoro.


A la Prochaine 

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